Window down

Window-down acrilyc and markers on canvas 80×80 cm – 2025
L’opera rappresentata raffigura la lettera “G”, simbolo distintivo di DutyGorn, e richiama esplicitamente i graffiti realizzati in passato dall’artista. Attraverso questa scelta, DutyGorn compie un’operazione di memoria e rielaborazione, riportando un elemento del proprio passato creativo ai giorni nostri. La lettera, tuttavia, non è semplicemente riproposta: viene rivisitata, reinterpretata e incastonata all’interno di un volto, fondendo così la dimensione simbolica del segno grafico con quella più intima e identitaria del ritratto. In questo modo, l’artista crea un ponte tra la propria storia personale nel mondo del writing e la ricerca pittorica contemporanea.
Il gesto di ridipingere su tela ciò che un tempo veniva tracciato sui muri o sulle carrozze dei treni, diventa anche un’affermazione di continuità e trasformazione: il passato non viene rinnegato, ma assimilato e valorizzato attraverso nuovi linguaggi e supporti.
“window-down”:
Il titolo dell’opera, “window-down“, è un diretto riferimento al gergo del writing e dei graffiti sui treni. Con questa espressione si indicano i graffiti realizzati al di sotto dei finestrini delle carrozze ferroviarie, che solitamente coprono tutta la lunghezza della parte inferiore della carrozza stessa. Questo termine è spesso utilizzato come prefisso (ad esempio, “window-down wholecar” per indicare una carrozza interamente dipinta nella zona sotto i finestrini), e si distingue da altre definizioni come “end-to-end” (quando la superficie viene coperta da un’estremità all’altra) o “top-to-bottom” (quando si copre l’intera altezza della carrozza, inclusi i finestrini).
“Window-down“, quindi, evoca la tradizione e il linguaggio proprio della graffiti art su treno, ma nello stesso tempo si carica di un nuovo significato nella pratica pittorica di Dutygorn: diventa simbolo di un confine – quello tra interno ed esterno, tra ciò che si mostra e ciò che resta nascosto – e di un gesto artistico che continua a evolversi pur restando fedele alle proprie origini.
Un ponte tra memoria e presente, dove il passato non si cancella, ma si trasforma su una nuova superficie.
– DutyGorn



